Hunter

Hunter

Buongiorno lettori!Oggi vi parlo di un romanzo di fantascienza davvero interessante, scritto da David Fivoli ed edito da Rizzoli, che ringrazio per l’invio della copia digitale.

TRAMA

In un mondo gestito dalla Unreal Corporation e dai suoi androidi, buona parte dell’umanità vive connessa a New Life, un universo virtuale composto da cento scenari con diverse ambientazioni. Anche Deb Aser, un ragazzo deciso a esplorare ogni angolo del Sistema, si registra a New Life, e con lui il suo amico Arizona, che sogna di diventare una stella dello Skullball, lo sport più seguito nella realtà virtuale. Impossessatosi di una misteriosa pergamena, oggetto di contesa tra l’affascinante e pericolosa maga Kalea Koshir e un Primo Maestro di New Life, Deb si arruola nell’Accademia delle Ombre, retta dall’enigmatico Shadow: è qui che si forgiano gli Hunter, combattenti formidabili capaci di destreggiarsi in ogni scenario di New Life. Ma, scoprirà presto Deb, la pergamena non è altro una mappa creata dal dottor Wong, il padre dell’universo virtuale, che lo metterà sulle tracce di nove sfere nascoste negli scenari più pericolosi del Sistema. Determinato a recuperarle tutte, il ragazzo inizia una ricerca che lo porterà a scontrarsi con cyborg psicopatici, incantesimi letali e armi fantascientifiche, armato solo del suo amore tormentato per Kalea, della sua ambizione, e della musica rock caricata sul suo vecchio iPod.

 
E’ il 2045 quando la Unreal Corporation lancia New Life, una sorta di realtà aumentata che, tramite un biocasco, promette l’ingresso nell’apparentemente ideale mondo di Babilonia, dove potenzialmente si può fare di tutto; immersi in una vasca di sospensione, si può avere un’esperienza talmente totalizzante da non necessitare più il nutrimento reale del corpo umano per vivere. Dopo conflitti bellici e guerre nucleari, l’arrivo di un giovane miliardario di nome dottor Wong, salva la terra tramite la creazione di centrali per produrre energia illimitata, allevamenti per le risorse alimentari e soprattutto porta all’introduzione di robot ed androidi; tutto cio’ ha comportato una tecnologizzazione massiccia della Terra, ed un controllo quasi totale della produzione economica da parte della Unreal Corporation.
Nel 2050 comincia la storia di  Deb, voce narrante della storia: ha 25 anni, è orfano, ed è cresciuto in una struttura che è un po’  orfanotrofio, un po’  prigione; insegnante di programmazione, trasgredisce le regole insieme al compagno di avventure Arizona per entrare proprio in quel Sistema che per loro è diventato una realtà, un modo per evadere dalle vite restrittive che affrontano.
Agli albori del nuovo anno, Wong, di cui nessuno conosce la fisionomia, annuncia al mondo importanti cambiamenti nella sua creazione New Life: novantanove nuovi scenari verranno introdotti per adeguarsi al numero sempre più elevato di persone che decidono- di fatto- di abbandonare la Real Life a favore di un mondo “paradisiaco” nella New Life. Qui, si possono trasmigrare i propri soldi in crediti o lavorare per la Unreal Corporation e avere crediti da spendere, una perfetta alternativa a un mondo che ha vissuto fame e disgrazie. L’autore descrive nel dettaglio le procedure che Deb ed Arizona, finalmente fuori dalla struttura, compiono per iscriversi a New Life, e che prevedono una serie di dati personali per creare i Duplicati Bio Neurali (DUP): Deb non si perde ulteriormente in convenevoli, ansioso di iniziare la nuova vita promessa e soprattutto di ricostruire i tasselli dell’enigma scoperto per caso il giorno precedente al suo ingresso a Babilonia. Nella sua ultima bravata, infatti, si è trovato dinanzi ad uno scenario curioso.
Cosa c’entra la strana pergamena che ha visto con i nuovi scenari? Cosa sono le sfere citate nel documento che ha visto? Chi erano quei due strani maghi che combattevano per la pergamena?

Mi sembra di avere in testa un vecchio flipper, dove ipotesi e soluzioni diverse si rincorrono come palline impazzite.

Il tarlo della curiosità lo divora letteralmente: Deb decide sin da subito di condurre su New Life una vita diversa da quella vissuta fino a quel momento; vuole esplorare i nuovi scenari, dipinti come pericolosi, in cui non ci si puo’ disconnettere all’improvviso, ricordando che morte nel Sistema equivale a morte reale. Nati per soddisfare le richieste di giocatori ambiziosi, sono scenari attraenti per la personalita’ di Deb, che desidera mettersi alla prova, esplorare… vivere.
Spregiudicato, Deb ha un talento naturale per mettersi nei guai, da cui dovrà cercare di scappare con stratagemmi e soluzioni estreme: ha partecipato come visitatore in New Life per anni e non ha paura di essere duro e diretto, anche quando prende una decisione radicale, arruolarsi come Hunter, soldato.
Il motto degli Hunter ne definisce la tempra: disconnettiti o muori, combattere fino alla fine o morire, sono soldati letali chiamati nei vari scenari, mercenari. Dopo tre anni di addestramento fisico, psichico, mentale e magico, Deb è pronto per la cerimonia e decidere cosa farà della sua vita: l’ambizione lo porta a voler seguire la strada della magia, ma ci riuscirà?
In un viaggio attraverso gli scenari che sono plasmati sulla perversione della mente umana, Ded farà i conti con il degrado e la follia della mente, passando tra le grinfie di “schizoidi” , cyborg fuori controllo, e faide spietate. L’incontro con la bellissima Kalea, maga abilissima,  sembra essere il punto di svolta nella vita di Deb: la passione divampa tra i due ma segreti e sospetti minacciano la loro storia.
In alcuni punti del romanzo, il personaggio di Deb potrebbe apparire al lettore freddo e senza scrupoli, terrorizzato dai sentimenti e dal lasciarsi andare: sarà solo andando avanti nella storia, quando verrà svelato il suo passato ed il suo ruolo nella trama, che si scopriranno molte cose; sono poche le persone che riescono a fare breccia nella sua corazza, ma per quelle persone, Deb sarà in grado di rischiare tutto?
Gli scenari e le ambientazioni attingono dal mondo dei videogiochi, da periodi storici realmente esistiti e da mondi fantastici, miscelati tra loro per creare un luogo diverso: ogni scenario porta a galla determinati lati della personalità umana, così c’è chi sceglie un luogo tranquillo dove meditare, chi sceglie di tornare in una sorta di vecchio West, chi sceglie di lottare contro gli zombie e chi, ancora, sceglie di rivivere il secondo conflitto mondiale. I nuovi scenari sono quasi sempre “al limite”, con requisiti d’accesso sempre più complicati e restrittivi, e vogliono offrire esperienze forti, senza giudicare l’utente che vi accede. Questo significa rischiare la vita in Real Life, o anche rischiare il proprio DUP e dover ricominciare tutto dall’inizio. Ma c’è chi accetta: ambizione o sconsideratezza? Desiderio di vivere emozioni forti o sprezzo del pericolo? New Life accoglie tutti, chi non ha nulla da perdere e anche chi ha commesso crimini … nulla, qui, è lasciato al caso. Questo mondo, questi scenari, sono talmente complessi e intrecciati tra loro che anche il lettore faticherà  a comprenderne i confini con la vita vera, che a quanto pare non interessa più a nessuno.
Deb è totalmente invischiato in questa realtà che non viene percepita da nessuno come un gioco ma ha implicazioni profonde ed è per i DUP “tutto“, più reale del reale. Coinvolto in un’avventura più grande di lui, Deb non mira ad essere l’eroe della storia, ma vuole avere salva la pelle senza rinunciare a scoprire cosa ci sia “dietro”… anche se questo comporta rischi e perdite enormi.
Cosa sarà  disposto a fare per arrivare al suo obiettivo?
Quando la verità verrà svelata, Deb dovrà fare i conti con il sapore agrodolce della conoscenza tanto agognata e decidere cosa farne: il progetto di Wong è ambizioso, senza precedenti, e sconvolgente. Con Deb, il lettore si interrogherà: il mondo che progetta Wong  è visionario o folle? E chi riuscirà a comprendere l’eredità dello scienziato e, soprattutto, ad affrontarla? Ma, su ogni cosa, guardando la devastazione che sta dilagando anche su New Life, viene da chiedersi se il piano di Wong sia davvero così assurdo …
L’arco narrativo spazia dal presente ad anni successivi della storia, coprendo un periodo della vita di Deb di circa 7 anni durante i quali lo seguiamo nella sua ricerca delle sfere, destinate a cambiare le regole stesse della realtà virtuale, ma soprattutto destinate a cambiare lui. Il lettore affronterà sfide, si ritroverà immerso in battaglie, violenza e sangue, tra rivelazioni e colpi di scena entusiasmanti; Deb diventa un personaggio vivido, per cui si tifa, per cui si prova rabbia e sofferenza, cercando di comprenderne le scelte e chiedendosi: cosa avrei fatto io, al suo posto?
Ho apprezzato molto la colonna sonora “vintage” che ascolta Deb e che lo lega ad un passato che sembra quasi preistoria rispetto al mondo che si prospetta agli occhi del lettore ma proprio per questo segna quel collegamento con la parte reale e profonda di lui. Ho trovato estremamente utili le appendici alla fine del romanzo per orientarsi meglio nelle varie organizzazioni, scuole di magia e d’armi presenti in New Life, comprendere i vari portali ed il loro funzionamento.
In un crescendo di scenari che implicano cowboy, zombie, futuri apocalittici, si dispiega una caccia all’uomo e alle sfere incalzante e serrata, fino ad arrivare ad un epilogo inatteso che ci lascia con interrogativi morali ed etici.
Il mondo che l’autore ha creato è interessante e coerente con il genere di riferimento; le descrizioni sono accurate e coinvolgenti per il lettore, adrenaliniche e piene d’azione, miscelando elementi di distopia, fantascienza e mondo dei videogame. L’ultima domanda che Deb si pone e che l’autore ci pone, è emblematica del messaggio su cui il romanzo vuole invitarci a riflettere: per quanto possa essere attraente l’idea di una realtà alternativa, siamo proprio sicuri di voler lasciar scegliere ad altri il nostro percorso di vita?

Siamo ciò che qualcuno ha deciso dobbiamo essere o siamo ciò che decidiamo di essere?

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