La forma della luce: il mondo degli antichi

La forma della luce: il mondo degli antichi

Buongiorno, lettori! Oggi vi parlo del romanzo La forma della luce – Il mondo degli antichi, secondo volume della dilogia fantasy scritta da Arianna Calandra ed edito da I.D.E.A. ( Immagina Di Essere Altro), che ringrazio per l’invio della copia.

TRAMA

La vita è un percorso difficile e ricco di scelte, mai facili da prendere. Ci facciamo condizionare da quel che ci circonda, dimenticando di avere tutti una forza interiore pronta a sostenerci. Tra dubbi e insperienza, il viaggio degli Otto verso la conoscenza di loro stessi e della situazione mondiale sarà piena di insidie. Gli Antichi si riveleranno, il loro mondo composto di gelida negatività influenzerà le Luci, nemici e amici si confonderanno creando incertezze. Riusciranno gli Otto a sconfiggere il mare nero delle Ombre e a riportare la Luce?

Luna, Adam, Daniel, Keo, Manuel, Faraa, Leena e Shirai: otto luci intatte, otto anime chiamate a lottare per il mondo intero. Chi li cerca? Chi li minaccia? Il secondo e conclusivo capitolo della diloglia si riapre con quesiti e dilemmi morali ancor più profondi rispetto al primo volume. I personaggi sono cambiati, sono cresciuti e hanno dovuto farlo in poco tempo perché affrontare il loro destino richiede una consapevolezza di se stessi incredibile, una maturità e un animo profondamente buono. Così Luna, da subito, si ritrova tesa tra il “nostro” mondo, quello a cui appartengono le sue amiche, con gli esami di maturità, le feste e la scelta della facoltà universitaria, ed il mondo spirituale, in cui incontra la sua guida Gabriel. Lui, però, è sempre presente nei pensieri della ragazza: non più solo una connessione mentale, ma qualcosa che va oltre, che travalica i limiti dell’esistenza per fondersi con i sentimenti più puri ed autentici che Luna prova per Gabriel. Nel suo percorso Luna si interrogherà su destino e libero arbitrio, invitando il lettore a riflettere insieme a lei; inoltre, dopo la commovente lettera di suo padre ritrovata alla fine del primo volume, la ragazza tornerà ad indagare il suo passato. Chi era davvero suo padre? Sapeva delle Luci? Con chi ne ha parlato? Tramite le sue fotografie, Luna riscopre il suo sguardo sul mondo: c’è una connessione in tutto, e così anche per i personaggi del romanzo, che, come tessere di un puzzle, si ricongiungeranno per dare un’immagine finale intensa e struggente. Il coinvolgimento imprevisto di personaggi potenti ed influenti nella ricerca delle Luci, avrà risvolti interessanti e spesso dolorosi per i ragazzi, costretti a confrontarsi con la pericolosità della loro missione, di cui non dubitano per nemmeno un attimo. Decisi a salvaguardare il mondo e a scoprire di più su Luci e Ombre, i nostri protagonisti sono disposti al tutto per tutto.

Dall’altra parte del mondo, Daniel deve fare i conti con le sue nuove responsabilità ma soprattutto con l’arrivo di Faraa una singolare ragazza, una degli Otto, ed uno dei personaggi che più mi ha colpito in questo volume; calma e determinata, Faraa è capace di portare consapevolezza nelle persone che la circondano, infondendo fiducia e passione attorno a sé. Ben presto, diviene un punto di riferimento per tutti ed insieme a Daniel ed allo zio intraprende un viaggio diretta a Roma, città che diventa focale in questo secondo volume.

Keo deve fronteggiare la capacità di trasmigrare su un piano spirituale e capire come questo possa aiutare lei e gli Otto; inoltre, come tutti i ragazzi coinvolti, dovrà affrontare anche una contingenza più legata all’età se vogliamo, ovvero l’emergere di sentimenti d’amore nuovi, per alcuni, antichi, per altri, difficili da attuare, per qualcuno. Collante, forza motrice, l’amore è un elemento molto presente nel romanzo in molteplici sfumature e declinazioni.

Se nel primo volume, infatti, gli Otto erano sparsi per il mondo, qui tendono a ritrovarsi: ho apprezzato molto i momenti corali con tutti i ragazzi al completo, come pure la loro complicità e connessione quasi immediata. Non c’è lingua o differenza culturale che tenga per loro: un messaggio di apertura davvero bello. E di messaggi positivi, di riflessioni profonde, è pieno il romanzo che più ancora del primo tratta risvolti filosofici, culturali ma soprattutto religiosi. Questo, però, non inficia minimamente sulla struttura del testo e sulla sua scorrevolezza, perché la storia entra qui decisamente nel vivo con colpi di scena e tanta, tanta azione. L’autrice ha dimostrato la capacità di calarsi sia in momenti più speculativi ed intimi, tratteggiando con precisione ed accuratezza la complessità della psiche e della sfera emotiva dei suoi personaggi, che risultano così coerenti e reali, sia è riuscita a narrare e a pensare scene di azione complesse e movimentate. La trama si infittisce, ed il lettore, insieme con gli Otto, percepisce tutte le emozioni presenti. 

Chi sono gli Antichi? Cosa vogliono? Ancora una volta, l’equilibrio o lo squilibrio tra Luce ed Ombra, diviene metafora della lotta eterna tra bene e male, ma si aggiunge un tassello: la fame di distruzione, la sete di potere e di controllo, che porta a voler eliminare l’avversario, o chi viene vissuto come tale. C’è in ballo il futuro del mondo, con tutto ciò che ne concerne. I nostri Otto saranno chiamati a padroneggiare la loro Luce, i loro poteri, ma soprattutto a cercare di capire come combattere gli Antichi, potenti e apparentemente invincibili. 

Lo stile dell’autrice è una riconferma in questo secondo volume: descrive senza annoiare, rivela e svela un quadro sconvolgente che però potrebbe davvero rappresentare il nostro futuro e proprio per questo ci spinge a riflettere sulle conseguenze delle nostre azioni, sui condizionamenti cui siamo sottoposti e quelli a cui scegliamo di sottoporci; fede, politica, religione, tecnologia, filosofia, tante le tematiche trattate con una penna interessante. L’autrice scrive con cognizione di causa: traspare in ogni sua pagina non solo la sua passione ma anche lo studio e la ricerca attenta ed approfondita che hanno evidentemente accompagnato la stesura dei suoi romanzi; partendo probabilmente dall’interesse personale, l’autrice ha scandagliato culture e geografie alla ricerca degli elementi di cui ci narra.

Attinge a tradizioni e culture più o meno vicine a noi, per ideologia o fisicità. Esempi positivi, gli Otto dimostrano la loro attitudine al sacrificio per un bene superiore; non solo, pur nelle loro diversità ed unicità, decidono di mostrarsi al mondo, di non nascondersi più, rivelando così una verità che fa paura, che è scomoda. Per chi?

Quando il male si nasconde in posti “deputati” al bene, quando chi dovrebbe aiutare è invece al servizio della distruzione, è necessario avere un piano di attacco che non fallisca. 

Preparatevi ad un finale agrodolce, che non illude, che è quindi plausibile: certe battaglie vanno combattute pur con la consapevolezza che se ne uscirà devastati. Una lacrima, ed un sorriso. Il futuro è Luce.

Esistono la mia Luce e la mia Ombra o l’infinita varietà delle due … a quale devo dare ascolto?

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